Handshake riunisce 3 capitali mondiali della bicicletta (Amsterdam, Copenaghen e Monaco di Baviera) nel ‘guidare’ 10 future capitali ciclistiche europee (Bordeaux, Bruges, Cadice, Dublino, Helsinki, Cracovia, Manchester, Riga, Roma e Torino) verso una trasformazione delle loro città in paradisi a misura di bicicletta capaci di ispirando un’urbanizzazione coraggiosa attraverso la mobilità sostenibile.
Sfida - Perché Handshake?
Handshake è un mezzo attraverso cui raggiungere un fine ambizioso: influenzare e sostenere un cambiamento comportamentale che prediliga la bicicletta come mezzo di trasporto urbano può aiutare a ridurre il predominio dei veicoli a motore privati negli ambienti urbani e può guidare una rigenerazione urbana delle città per renderle più piacevoli, vivibili e economicamente prospere per i cittadini.
Le agende politiche a livello locale, nazionale e internazionale non possono ignorare la necessità di soluzioni di mobilità sostenibile. Le città stanno crescendo rapidamente e l’efficiente pianificazione urbana incentrata sull’uomo non può essere rimandata. In tutti gli angoli d’Europa, le città devono affrontare livelli allarmanti di congestione e inquinamento atmosferico e una scarsità di spazio pubblico, mentre gli ambienti urbani rimangono pericolosi per gli utenti più vulnerabili. I movimenti che abbracciano concetti di città lente (slow cities) e di 15-minute cities stanno crescendo costantemente, ma un cambiamento comunitario nell’approccio alla riqualificazione del territorio e alla sicurezza stradale è prioritario. Promuovere lo sviluppo di una cultura urbana della bicicletta e rimodellare le città per renderle a misura di bicicletta può aiutare ad accelerare il processo decisionale e la pianificazione urbana verso obiettivi di mobilità sostenibile.
Soluzione - Il modello Handshake
Molte autorità nazionali e locali non sanno da dove cominciare per migliorare la qualità delle infrastrutture ciclabili e la promozione di una comunicazione che spinga il trasporto sostenibile. Il ciclismo non è una storia olistica ovunque e le grandi differenze nelle strutture delle città, nelle caratteristiche geografiche e negli approcci rendono difficile trovare un ricettario comune. Anche le resistenze culturali alla bicicletta come mezzo di trasporto urbano, che si basano talvolta su atteggiamenti scettici da parte di negozianti, figure commerciali e imprenditori, svolgono un ruolo importante nell’influenzare il panorama.
Inoltre, alcune città hanno una conoscenza solo parziale e offuscata della propria cultura ciclistica e delle proprie esigenze ciclistiche. Non sempre l’innovazione in questo campo ha già un ruolo nelle loro scelte di pianificazione urbana.
La buona notizia è che alcune città hanno già costruito una forte cultura ciclistica e hanno raccolto una vasta esperienza nell’integrazione delle biciclette all’interno della quotidianità urbana. Tutte queste conoscenze acquisite, sia in termini di teorie sulla mobilità (compresi gli approcci alle campagne di sensibilizzazione dei cittadini), sia in materia di soluzioni pratiche (innovazione in ambiti quali sistemi di trasporto intelligenti, il bike sharing, monitoraggio del traffico, opzioni per il parcheggio delle biciclette, valutazione delle infrastrutture e della governance nei processi decisionali) devono essere massimizzate per ispirare e guidare altre città che desiderano intraprendere un viaggio simile.
Chi è chi in Handshake?
Al cuore di Handshake ci sono i città (Amsterdam, Copenaghen, Monaco di Baviera, Bordeaux, Bruges, Cadice, Dublino, Helsinki, Cracovia, Manchester, Riga, Roma e Torino) che vogliono migliorare la loro governance e redigere politiche informate e innovative per la pianificazione urbana. Nell’esperienza di Handshake, i responsabili di mobilità/ambiente/energia e gli urbanisti locali e regionali sono supportati nell’esperienza di Handshake da partner ed esperti “tecnici” che includono consulenti dedicati al processo decisionale strategico (studi di fattibilità, ecc.), reti di pianificazione della mobilità urbana sostenibile, istituti di ricerca con un approccio multidisciplinare per comprendere e spiegare le cause e gli effetti del ciclismo urbano e associazioni di ciclisti e gruppi a difesa della mobilità attiva specializzati nella sensibilizzazione.
Come ci siamo riusciti
Handshake consiste nell’imparare dai migliori e far girare le conoscenze acquisite!
Per esporre le future capitali del ciclismo all’ampio corpus di conoscenze sulle politiche ciclistiche esistenti e sulle soluzioni infrastrutturali innovative in grado di trasformare le città in hub a misura di bicicletta, Handshake ha creato una rete di trasferimento (e scambio) attivo attraverso cui la conoscenza, le lezioni apprese e le strategie appartenenti a 3 città “leader” (capitali del ciclismo) vengono condivise e trasmesse a 10 città “follower” che aspirano a realizzare una transizione verso una mobilità attiva su due ruote.
Handshake ha reso possibile tutto questo attivando un programma di tutoraggio in cui le città esperte di bicicletta fanno rete e condividono, in modo formale e organizzato, tutte le buone prassi raccolte, insieme alle sfide affrontate e alle strategie testate.
Parte di questa “contaminazione” delle buone pratiche sulla bicicletta comporta il tutoraggio e il supporto delle città “follower” nella promozione della mobilità sostenibile attraverso investimenti locali nella pianificazione e nelle infrastrutture urbane a misura di bicicletta e nella sensibilizzazione sui vantaggi socio-economici dell’allontanamento da una visone auto-centrica della città verso una mentalità che abbracci la transizione ecologica nelle scelte di trasporto.
L’approccio Handshake – made in ISINNOVA
In qualità di leader e coordinatore del progetto Handshake, ISINNOVA ha progettato l’approccio Handshake pescando da oltre 50 anni di esperienza come thought leader in tema di mobilità sostenibile urbana, di soluzioni di coinvolgimento comunitario e concetti chiave di trasformazione urbana.
- Condivisione di conoscenze tramite network building – Ci sono molte conoscenze teoriche legate a esperienze di ciclismo urbano là fuori, ma qualcuno deve collegare i puntini per facilitare il flusso di queste conoscenze in un ambiente internazionale formale ma amichevole e assicurarsi che i benefici generati abbiano un’eco duratura.
- Attività di tutoraggio – Le città “follower” hanno avuto possibilità di essere supportate e consigliate nella ricerca delle migliori soluzioni orientate al ciclismo urbano per il loro territorio comunicando direttamente con altre città che hanno storie di successo da condividere, oltre a pericoli su cui mettere in guardia.
- Gemellaggio – Anche le 3 capitali del ciclismo hanno beneficiato direttamente da Handshake potendo condividere conoscenze e buone prassi per migliorare ulteriormente le loro già avanzate politiche e infrastrutture di mobilità sostenibile.
- Gestione della transizione – Per rendere il cambiamento urbano duraturo e strumentale all’attuazione di politiche efficaci, un team dedicato ha seguito la transizione e continuato a valutare gli obiettivi e a supportare la pianificazione futura. La revisione costante della progettazione della città e delle sfide socio-culturali sono fondamentali per promuovere un passaggio permanente alla mobilità attiva attraverso il coinvolgimento della comunità.
- Esperienze immersive – La formazione e l’apprendimento della pianificazione della mobilità sostenibile è molto più efficace se si viene immersi dal vivo in scenari virtuosi, inclusi viaggi e pedalate per un’esperienza sensoriale e di prima mano delle soluzioni di infrastruttura ciclistica adottate.
- Social cost benefit analysis –Per tracciare, comprendere e indirizzare gli investimenti nelle infrastrutture ciclistiche, le nozioni di Bikenomics (analisi dell’impatto socio-economico e del ritorno economico della bicicletta rispetto alle auto) svolgono un ruolo importante nello sviluppo di indicatori utili a giudicare, quantificare e direzionare finanziamenti basati anche sul ritorno sugli investimenti per l’implementazione di infrastrutture ciclabili e la monetizzazione del benessere sociale in ambienti urbani a misura di bicicletta.
- Monitoraggio e strumenti di valutazione – Siano essi impiegati per condurre analisi di costi-benefici sociali, monitorare il flusso di traffico o valutare le percezioni dei cittadini sulla sicurezza in bicicletta, lo sviluppo di strumenti di monitoraggio e valutazione aumenterà la qualità e la pertinenza dei piani d’azione.
Uno specifico strumento di autovalutazione (questionario) è stato sviluppato per aiutare le città a comprendere le proprie competenze e prestazioni nell’ambito del ciclismo urbano.
Scopri di più sull’approccio ISINNOVA qui.
Benefici - Grazie, Handshake!
Le “soluzioni” che Handshake ha sviluppato, condiviso, trasferito e raccolto per tracciare, comprendere, spiegare, pianificare, integrare e implementare il ciclismo urbano sono più di 60!
Dagli strumenti di autovalutazione per verificare le competenze di una città a livello di ciclismo urbano alla redazione di un documento di orientamento progettuale per la mobilità integrata, dall’attuazione di misure di moderazione del traffico allo sviluppo di un piano d’azione per trovare ampliare l’offerta di parcheggi per biciclette… Handshake ha stimolato il dibattito, lo scambio e l’azione relativi a molti aspetti del ciclismo urbano.
Scopri di più sulle soluzioni sviluppate da Handshake qui.
I traguardi di Handshake
- La trasformazione di attività di networking e tutoraggio in nuove politiche e tangibili infrastrutture urbane per soddisfare e promuovere il ciclismo nelle città coinvolte (ad es. il nuovo percorso FR30 di Bruges, il piano d’azione per la bicicletta di Helsinki per il 2020-2025, il primo svincolo CYCLOPS (Cycle Optimized Protected Signals) del Regno Unito a Manchester, le bike boxes a Torino e Bordeaux, e tante altre migliorie… Scopri di più sui lavori in corso delle città di Handshake.
- Costruzione di una rete che “sopravviverà” alla fine formale di Handshake e animerà una piattaforma ciclistica online per ispirare altre città/regioni interessate a rimodellare le loro città in ecosistemi a misura di bicicletta.
- L’eccellenza del modello di tutoraggio di Handshake sarà valutata e potrebbe sfociare in un articolo scientifico che proponga tutoraggi di questo tipo come modelli per catalizzare e accelerare la trasformazione urbana.
Dopo Handshake
#KeepCycling and pass it on
L’eredità di Handshake è concreta, fatta di un immenso corpus di materiali (piani d’azione, modelli di valutazione, tecnologie innovative) che saranno tramandati e condivisi con altre città e attori interessati attraverso la piattaforma CCoP (in lavorazione), un hub online che manterrà vivo lo scambio di buone prassi sul ciclismo urbano.
Qui, le città e le persone che desiderano abbracciare la mobilità attiva scopriranno quali servizi e innovazioni sono disponibili per supportare la mobilità sostenibile e avranno la possibilità di entrare in contatto con esperti, condividere esperienze, trovare consigli e dar vita ad una comunità.
Maggiori informazioni su mobilità sostenibile e smart cities:
HANDSHAKE ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea.
Alcuni dei nostri partner di progetto:
Kobenhavns Kommune, Gemeente Amsterdam, Landeshauptstadt Muenchen, Bordeaux Metropole, Stad Brugge, Dublin City Council, Urzad Miasta Krakowa, Helsingin Kaupunki, Transport For Greater Manchester, Riga City Council, Roma Servizi Per La Mobilita Srl,Comune Di Torino, Universiteit Van Amsterdam, Mobiel 21 Vzw, Stichting Velo Mondial, Decisio Bv, Iclei European Secretariat Gmbh, Ayuntamiento De Cadiz.
Vuoi saperne di più ed esplorare questo tipo di progetti di mobilità sostenibile? Parla con…
Mario Gualdi
Lead Researcher
ISINNOVA
Thank you for your sharing. I am worried that I lack creative ideas. It is your article that makes me full of hope. Thank you. But, I have a question, can you help me?